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Are you (VHS) experienced?

Una recente sentenza pare dichiari non illegale per un sito internet segnalare link da dove reperire on line film per lo straming o per il download (vedi articolo: http://www.laleggepertutti.it/155866_siti-con-film-in-streaming-ora-sono-legali). Questa vicenda mi fa venire in mente come possa essere paragonabile, nelle analogie e soprattutto nelle differenze, l'esperienza del visitare simili siti, a quella che si viveva nel frequentare le tradizionali videoteche, quelle anni '80-'90. E non parlo dei negozi delle catene tipo Blockbuster: quelli erano non-luoghi già fin troppo specializzati. Le videoteche indipendenti, che ancora oggi, constato con stupore, fanno capolino e resistono agli angoli delle nostre strade, all'epoca erano ben più frequenti e, immagino, frequentate. All'interno presentavano pareti piene di cicciose custodie per nastri in vhs, stipate all'inverosimile e organizzate secondo i vari generi. Questa suddivisione non dev'essere stata poi sempre così semplice, nella crescente contaminazione tra i generi stessi, contaminazione che rendeva probabilmente difficile per lo stesso negoziante trovare una collocazione consona al film appena arrivato in negozio e da proporre alla propria clientela. Me lo immagino, il negoziante, mentre si chiede: "dove andrebbe il mio cliente a cercare questo film? Si tratta di una commedia o di un film romantico, è fantascienza o horror, giallo o drammatico, fantasy o avventuroso?"

Poi sono arrivati i cataloghi elettronici, i distributori tipo bancomat con ricerche per parole chiave, ultimi arrivi, "best sellers", attori o registi, e così via... Il tutto poi è stato ulteriormente semplificato, almeno a livello di ingombro e praticità, dall'arrivo del formato DVD, con custodie più strette e qualità video e audio superiore.... Ma vuoi mettere la magia? Già i DVD mi fanno tanto cestoni da supermercato... Non avendo altri strumenti di ricerca, con le videocassette e senza altro strumento a cui fare appello, vivevi l'imbarazzo di trovarti davanti ad una parete piena di custodie (vuote, of course) che, come la vedevi, il film che avevi in mente di prendere già veniva scavalcato dalle suggestioni che ti suggerivano le altre copertine che ti circondavano... E rimanevi per delle mezz'ore a saltare da un film all'altro, nella più classica indecisione. Leggevi la trama dietro la custodia, studiando nei minimi dettagli qualunque indizio la foto o l'illustrazione sulla copertina potesse suggerirti, interpretandola e traendone quello che poteva essere il senso generale, il "mood" del film.

Certo, qualcosa di simile succede anche con i siti menzionati nella sentenza, ma con molta meno "fatica" e (passatemi il termine...) intensità: non c'è più bisogno di fare la strada per arrivare in videoteca, nell'orario di apertura, sperando che ci sia quel film, o sperando che, quell'altro utente, che ha appena preso in mano la custodia del nostro film agognato, cambi idea e passi a qualcos'altro, per poi avventarci NOI su quella custodia e andare sparati dal negoziante per effettuare l'ordine... Tornavi a casa con qualcosa di "fisico" in mano, e sempre sapendo che poi nel giro di due o tre giorni sarà necessario riportare indietro il tutto...

Insomma, c'era un certo sbattimento. Come tante altre cose, oggi è tutto molto più comodo, economico ed efficiente, però è proprio tutta un'altra esperienza...

DanSca

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